Saraswati House è il primo centro di musica indiana in Italia impostato sul principio della GURUKHULA, cioè di un luogo dove i Maestri e gli allievi possono vivere insieme, condividendo tutta la giornata.
Questo è tipico della tradizione indiana e lo stesso Rabindranath Tagore diceva che "la vera scuola è quel luogo appartato e circondato dalla natura, dove Guru (i Maestri) e Shisha (gli allievi) devono poter anche nutrirsi insieme, guardare le stelle e dedicarsi a varie attività per mantenere il proprio benessere psico-fisico".
Perciò la struttura si presenta come un luogo semplice ...un ashram che favorisce lo studio e la concentrazione.
Certamente la scelta di Assisi non è casuale, infatti Saraswati House, immersa nel verde delle colline umbre, è permeata di quella pace e semplicità che San Francesco ha trasmesso.
La struttura è dotata di una ampia sala che consente di organizzare seminari e concerti ed alcune piccole stanze per alloggiare.
L' ampio prato ed il giardino permettono di praticare e studiare anche all'aperto, in un meditativo silenzio.
La stagione musicale solitamente comincia ad aprile e prosegue fino a novembre.
Saraswati House ha iniziato col primo concerto di musica indiana nel 1991 e da allora l' attività è andata in continuo crescendo.
Numerosi sono stati i musicisti indiani che hanno avuto qui l'opportunità di suonare per la prima volta in Italia, pur essendo
musicisti conosciuti o addirittura famosi in India.
Tutti i musicisti indiani ospitati qui parlano di questo come un posto particolare e che li ispira suonare dando il meglio, in una atmosfera così "intima" e familiare. Del resto gli ascoltatori dei concerti e le persone che frequentano questo posto sono in grande maggioranza musicisti o studenti, oltre ai vari appassionati dell'India e della sua cultura.
Alla Saraswati House sono fino ad oggi confluite centinaia di persone, per studiare o per approfondire questa musica sia con gli strumenti tradizionali (canto, sitar, surbahar, santur, dilruba, vina, bansuri, harmonium, tabla, pakhawaj, ecc.) che con gli strumenti occidentali (violino, viola, contrabbasso, chitarra, sassofono, ecc.).
Oltre al Maestro Gianni Ricchizzi - che vi risiede stabilmente - sono stati inviatati ad insegnare vari musicisti indiani che hanno tenuto stage e seminari, tra i quali: Gopal Krishna (vicitra vina), Amarnath Mishra (sitar), Ritwik Sanyal - Fahimuddin e Sayduddin Dagar (canto dhrupad), Asad Ali Khan (rudra vina), Nila Bhagavat (canto khayal), Rakesh Chaurasia (bansuri) e molti altri.
Il M° G. Ricchizzi ha vissuto e studiato in India per 10 anni, conseguendo il Diploma di Maestro di musica indiana presso l'Università Hindu di Banares nel 1985, ricevendo dalla stessa anche il premio "O. Thakur", rilasciato a chi consegue la votazione più alta negli esami di "Master of Music".
Anche la Rai e altre emittenti private hanno realizzato diversi servizi, a partire dal 1991, per far conoscere questa realtà.